Preludio: Chow Mu [Fun 'n Games in the Age of Sorrows - Italian]

xarvh

Malevolent Entertainer
Cherak dorme tranquilla, cullata dalla brezza notturna che porta da sud l'odore dal mare.


Ma nella camera di una sontuosa villa, un giovane nobile si agita nel sonno inquieto.


Volti inumani, bellissimi e terribili, ridono nelle immagini sfocate della sua mente.


Posti lontani e mai visitati, lingue mai parlate.


Memorie che gli appartengono, eppure non fanno parte della sua vita.


E poi baccanali, orge, vino a fiumi.


Città enormi e splendide, palazzi così maestosi da umiliare l'architettura del Regno.


Infine, sangue, crudeltà, follia.


Troppo spaventato per muovere anche solo un muscolo, Cathak Chow Mu si sveglia silenziosamente, all'improvviso, nell'ostilità della stanza buia.


L'unico rumore sono i battiti folli e terrorizzati del suo cuore.


Senza osare girare la testa, i suoi occhi cercano nel buio, senza trovare né nemici né conforto.
 
"Dannati incubi.."


Chow Mu è abituato ad avere visioni, chiunque faccia uso di droghe lo è, ma gli incubi notturni sono qualcosa a cui il dinasta non si è mai abituato. Li trova più che sgradevoli, inquietanti: il segno che qualcosa non va, messaggi dati dalla sua mente per richiamare l'attenzione a qualcosa che gli sfugge, strascichi di pensieri pesanti, insomma: pessimi segnali.


Normalmente scenderebbe nel proprio giardino e si metterebbe a curare i bonsai o il giardino di sabbia, ma in quella fredda città portuale simili possibilità gli sono precluse.


E' il freddo a tradirlo nuovamente: è sudato, sente l'aria fredda penetrargli sotto la pelle, nelle ossa, fino al profondo dell'animo, e il cuore non vuole saperne di fermarsi, continuando a battere all'impazzata.


Con prudente lentezza si alza dal letto e si mette in piedi nella stanza, iniziando a respirare profondamente.


Il respiro entra nel naso senza portare schiarite nella sua confusione, e il normale flusso di energia e ristoro che deriva da una respirazione controllata fatica a venire.


Inoltre essere al buio lo sta terrorizzando.


Ha l'impulso di gettarsi fuori dalla porta, trovare una luce o qualcuno, ma si impedisce di farlo.


"Sono un dinasta, se cedo in tal modo alla pressione posso anche gettarmi nel Mare Interno abbracciando una pietra."


Non vedendo nessuno arrivare si convince di non aver urlato, il che è un buon segno.


"I Ferem sono gente dura, se mi ritenessero un debole in preda ai terrori notturni non mi ascolterebbero mai."


La stanza però continua a rimanere opprimente, con l'acre odore della sua stessa paura che impregna i suoi abiti, le lenzuola, come trasudando dalle stesse mura.


Con calma si da una sciaquata con il catino d'acqua e, cercando di trovare sollievo nel ricordare le delicate curve della servitrice che lo aveva portato, si prepara per uscire.


"Una passeggiata notturna mi schiarirà le idee."
 
Un tuffo al cuore, il palmo di una mano che tappa la bocca, le spalle che sbattono sulla parete.


Tornato nell'incubo, Chow Mu guarda in faccia la Morte.


La Morte è donna, d'aspetto e di odore.


Il suo respiro breve e frenetico lambisce le sopracciglia del Dinasta, la sua mano sinistra preme con forza sulle sue labbra.


Un pugnale nella mano destra, che trema con violenza.


Chow Mu può sentire il tremore nella mano che gli copre la bocca, la tensione nei muscoli del collo del suo aggressore, gli spasimi del volto.


Bloccato, l'assassino esita.


Uccidere suo fratello sembra richiedere più forza di quella di cui Bocciolo della Fede dispone.
 
Non è terrore quello che paralizza Chow Mu, è la sorpresa.


"Draghi, non lei.. non lei che mi ha insegnato ad essere uomo, non lei che mi ha insegnato ad essere uomo.."


La sente vibrare, come se stesse lottando non contro di lui, ma contro se stessa, come se non ce la facesse.


All'inizio è tanto shockato da non rendersi conto che nella sua furia non l'ha immobilizzato del tutto, lo ha solo sbattuto contro la parete e zittito.


"Deve essere fuori di sè per commettere un errore tanto semplice.. un immacolato non fa di questi errori."


E quel semplice pensiero lucido lo aiuta, e subito inizia a lottare per la vita. Con il braccio sinistro le afferra il polso, per sfruttare quella esitazione, quindi con la mano destra non la colpisce.


Le accarezza il volto, come si è permesso di fare solo una volta.


In una notte completamente diversa, illuminata dal chiarore luminescente di un giardino di fiori di cristallo e gemme.


In una notte il cui unico incubo era l'arrivo dell'alba.


E ora spera che quell'unico gesto basti a riaprire un contatto interrotto anni prima.


Spera che non sia troppo tardi per un gesto d'amore.


Spera che non sia troppo tardi per salvare ad entrambi la vita.
 
Con un ringhio Bocciolo della Fede spinge via il suo amante, e troppo sconvolta per mantenere l'equilibrio crolla a terra, in lacrime.


Siamo venuti per te.


La Wyld Hunt... gli altri sono gia' qui!



Esita, trema.


Vattene... Che tu sia maledetto, vattene! Fuggi prima che ti prendano!


Il rumore che proviene dalle scale non lascia dubbi.


Soldati, molti soldati, stanno salendo su per le scale.
 
Chow Mu si china istintivamente verso la sorella e cerca di placarle i singhiozzi.


Nel caos che lo sta avvolgendo Chow Mu non sa che dire o fare, se non di ricostruire l'ordine di quella notte che ormai sembra impazzita.


"La Caccia Selvaggia è qui? Per me? Ma perchè mai?"


La sua mente inizia a schiarirsi, parlare aiuta a pensare, come sempre.


Io non ho fatto nulla di strano. E non ho mai dato fastidi all'Ordine Immacolato. Un piano di un'altra casata? Ma quale? I Sesus? I Ragara?


Mentre cerca di vagliare le proprie possibilità si accorge che la risposta potrebbe essere di fronte ai suoi occhi:


"Bocciolo, gli hai detto di noi? E' per questo che mi cercano? Dimmelo!"
 
Il mormorio confuso e soffocato di Bocciolo della Fede è coperto dall'esplodere della porta sotto i colpi di un enorme testubo, che continua il suo impeto sul pavimento, fracassandolo.


Dietro al tetsubo, un ciccione pelato ringhia furiosamente dentro una pesante armatura di giada.


RAAAAAAAAAAAARGH!!!


Mentre le sua gambe si tendono per fiondarsi su Chow, leggeri nugoli di sabbia cominciano a vorticare tutto attorno.
 
Lo sfregare della sabbia sulle scheggie di legno, sul pavimento, segue il rumore del colpo come la risacca segue un'onda, ma l'espressione furiosa del prescelto da Pasiap lascia poco spazio nella mente di Chow Mu per riflessioni poetiche.


Il suo flettere le gambe sotto la pesante armatura di giada lascia ancora meno spazio a domande sulle intenzioni del nuovo arrivato, così come le prime manifestazioni della sua aura, potenzialmente letali.


Durante la sua vita Chow ha visto mortali venire fatti a pezzi dalla sola presenza di un sangue di drago infuriato, e sa che ben presto non rimarrà traccia nella stanza dell'inquietudine di poco prima.


Verosimilmente ci sarà un cadavere, il suo, scheggie di mobilia e un monaco immacolato che riporta la sua vittoria.


Temendo per la sorella la afferra per le spalle ed inizia a muoversi in direzione della finestra, unica altra via d'uscita dalla stanza.


Non è sicuro di farcela a buttarsi senza lasciarci la pelle, figurarsi di salvare anche la sorella, ma non vede altre possibilità.


Mentre con un braccio tiene stretta la sorella con l'altro afferra una delle tende si getta fuori dalla finestra, e ruotando su sè stesso, tenendosi al tessuto si pianta contro il muro con i piedi, e quindi cerca di lasciarsi cadere al suolo, pregando che le due ore di corsa e Kata al giorno siano state abbastanza per rotolare e assorbire l'impatto.
 
Nello splendido cortile interno della tenuta della casata, Cathak Tigre Triste e Cathak Sah si godono la fresca brezza notturna.


Dunque, hai sentito?


Pare che la Wyld Hunt sia arrivata sin qua a Cherak!



Che ci sia un Anatema?






Ah! Sciocchezze!


Perchè mai un mostro dovrebbe mai venire qua?



Mmh... Questo vino è squisito!






Improvvisamente, dalle stanze poco sopra, erompe un ruggito furioso, rumore di legno in frantumi, grida e frastuono.


Una finestra al secondo piano esplode attraversata da uno svolazzare di vesti appeso ad una tenda che rovina velocemente sul selciato.


oltre alla tenda strappata, il groviglio di tessuti si rivela essere il giovane Chow Mu e un'altra giovane ragazza dal volto coperto.


Nonostante il volo, il ragazzo sembra più stordito che acciaccato.
 
Chow mu scuote la testa, cercando di capire se sia vivo o se sia giunto nel paradiso dei draghi.


Lo sguardo ammutolito di Tigre Triste e Sah è garanzia sufficente che sia vivo, quindi cerca di alzarsi, in parte barcollando in parte arrancando.


Mentalmente cerca di ricordare quelo che Bocciolo gli ha insegnato sulle cacce selvagge.


"Il bestione non è certo da solo, ci deve essere qualche assassino in giro... Sono fottuto..."


Corre verso i due familiari dinasti, sperando che lo aiutino: "Tigre, Sah, quel bestione cerca me, fermatelo!"


Attraversa il cortile urlando per chiedere aiuto, e prima di uscire dal cortile, mentre cerca in tutti i modi di capire che fare, afferra Bocciolo per le spalle e la guarda fissa negli occhi: "Bocciolo, dimmi perchè mi cercano! Non posso salvare nessuno di noi due, o evitare che la nostra famiglia ci vada di mezzo se non mi dici perchè mi stanno cercando. Il nostro superiore può aiutarci!"
 
La ragazza guarda Chow Mu con espressione sconvolta e cerca di spingerlo via con rabbia.


Lasciami andare! LASCIAMI, ANATEMA!!!


Chow Mu e' spinto indietro, mentre lei cade all'indietro e annaspa per afferrare nuovamente il suo pugnale.


Con un orribile frastuono, l'Aspetto della Terra si lancia nel vuoto, trascinandosi dietro buona parte della parete della stanza di Chow Mu.

Code:
Hai un nanosecondo per agire prima che ti caschino diverse tonnellate di Eccelso sulla testa.
 
Chow Mu si sente soffocare. La sorella sembra convinta lui sia un anathema, e così la caccia selvaggia.


Un fanatico monaco immacolato capace di frantumare svariate colline sta puntando alla sua cassa toracica con tutto il fervore tipico del suo ordine.


Quindi inizia a correre, correre a più non posso verso il portone d'entrata urlando a squarciagola: "Tradimento!!! Cathak a me!"
 
La voce di Chow risuona nel cortile disperata e potente, e le guardie rispondono.


Nei lunghi, forsennati battiti del cuore che gli servono per raggiungere il portone, i ninja di Casa Cathak, addestrati personalmente da Cathak Garu, gettano le loro reti sul Dragon Blooded inferocito, che si dimena furibondo.


Il vortice di sabbia che avvolge l'Aspetto della terra esplode in un tonfo sordo, e la sabbia, con grande impeto, comincia a consumare le corde delle reti.


Ma Chow Mu e' ormai fuori e lontano, spaventato nella notte di una citta' silenziosa.

Code:
Per adesso la fuga e' riuscita, ma farai meglio a mettere piu' distanza possibile fra te e la Wyld Hunt.
Hai alcuni contatti di fornitori a Sturmhalten (poco a nord di Cherak), uno dei quali non ti conosce come "Cathak Chow Mu" ma come un semplice nobile di Cherak.
Sturmhalten e' una citta' molto viva e caotica, il posto perfetto per nascondersi e per cominciare a capire cosa e' successo senza dare troppo nell'occhio.
 
La notte che avvolge Chow Mu è fredda, e il dinasta può solo ringraziare i draghi di essere stato interrotto mentre si preparava ad uscire, o il clima avverso avrebbe presto ragione di lui.


Nelle orecchie tuona ancora il ritmo forsennato del suo cuore spaventato e confuso mentre si infila nei vicoli della città, evitando le strade principali, cercando di guadagnare l'uscita dai suoi confini il più presto possibile.


Rivedere la sorella lo avrebbe riempito di gioia in circostanze diverse.


Subirne un agguato, seguito da un fanatico zelota immacolato sangue di drago, è stato invece la realizzazione di un incubo troppo orribile a pensarsi, persino per la propria grande fantasia creativa.


La sua mente continua a turbinare, in contrasto con l'immobilità della città addormentata.


Le urla delle guardie e dei vicini si fanno sempre più distanti, ma presto la caccia all'uomo ricomincerà, quindi al fuggitivo non rimane che sgattaiolare fuori dalla città e seguire la strada per Sturmhalten.


"Se ritenessero la seduzione di un immacolato un reato tanto grave avrebbero condannato anche Bocciolo. Non l'avrebbero messa in una caccia destinata ad uccidermi. Mi hanno chiamato Anathema.. ma io non ho alcun potere.. sono un fedele seguace dei draghi.. "


I pensieri sono confusi, vorticanti, eppure si sente stranamente lucido.


La situazione è tanto tesa che una parte di lui sta lottando con tutte le sue forze per dare il meglio.


"Immagino sia questo che provino i soldati.. ma almeno loro hanno il vantaggio di poter vedere in faccia il loro nemico. Bocciolo non è mia nemica, sembrava distrutta, lacerata dall'idea di affrontarmi. Eppure non è bastato a fermarla.. se i miei parenti avessero sospettato di me sarebbero intervenuti personalmente.. a meno che non abbiano affidato per questo a Bocciolo il compito di uccidermi."


E' quasi con rabbia che ormai pensa a lei.


Si sente tradito, abbandonato, dalla sua famiglia, dall'impero che ha giurato di proteggere ed aiutare con ogni suo gesto.


Guardando la natura brulla, desolata che circonda la città, per la prima volta non sente di stare abbandonando una roccaforte di sicurezza e civiltà e ordine per dirigersi verso l'ignoto.


Per la prima volta sono gli edifici alle sue spalle a risultargli minacciosi, come ladri in agguato nelle ombre.


"E per la prima volta sarò felice di andare a Sturmhalten, così caotica da venire definita: la piccola Nexus del nord. Solo più misera, meno florida. Lì potrò iniziare a nascondermi, e cercare di trovare qualche risposta."
 
La splendida descrizione ti vale 1PX.
Quello che segue è un Momento Shrek, da leggere con



.
E' la fine del tuo Preludio, Chow Mu continua nel thread di Sturmhalten.


Segnati un altro PX per il completamento della scena.
Il cortile di una ricca villa nella periferia di Cherak.


Tutto tace e tutto è tranquillo.



Se non fosse per la parete divelta di una delle stanze al secondo piano e il portone dell'ingresso principale abbattuto dall'interno, nessuno potrebbe sospettare quello che è accaduto solo pochi minuti prima.



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Sulla strada per Sturmhalten, una sagoma stanca e disperata sfida il gelo della notte, gli eleganti stivali fradici nella neve squagliata.


Ma in questa notte terribile, il freddo sembra non avere più senso per Chow Mu.


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Non un'anima nel cortile, se non una ragazza inginocchiata sotto ad un larice, con un raffinato pugnale di giada nera in mano.


Il volto bruciato dalle lacrime, la ragazza punta il pugnale verso il torace, con entrambe le mani.



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Per un attimo, Chow Mu si ferma.


I basso, una moneta dorata spunta da una pozzanghera.


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Un urlo soffocato, il gorgoglio del sangue che invade i polmoni e il terreno sotto al grande larice.


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Senza riuscire a distogliere lo sguardo dalla sua faccia riflessa nella pozzanghera, Chow Mu, sconvolto, si porta una mano tremante alla fronte.


Epilogo


Un pugnale sporco di sangue e il volto di una bellissima ragazza riverso sul selciato.


Per un attimo, il tempo si ferma e un istante diventa una vita.


Per un attimo, Creazione sospende il suo respiro, il vento si ferma e le creature ammutoliscono.


Passi pesanti e metallici si avvicinano.


Per un attimo, Creazione guarda con orrore.


Un paio di stivali neri come la morte si fermano davanti al viso sbiancato.


Una voce parla con la follia dell'Oblivio.


"Credevi davvero che sarebbe finita così?"
 

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